Si fonda su 4 pilastri:
- Viviamo la consacrazione secolare come il dono di noi stessi a Dio attraverso il servizio alla Chiesa e al mondo.
Siamo sacerdoti diocesani, costituiti in Istituto Secolare di approvazione pontificia, secondo il diritto universale, le Costituzioni e le Norme che le applicano.
L’Istituto è un dono che ci aiuta a vivere pienamente l’ideale del sacerdote diocesano: santificarci nel ministero e per mezzo del ministero consacrandoci più radicalmente con i consigli evangelici a Cristo, buon pastore; conformando il nostro cuore al suo Cuore, per amare la Chiesa come Egli l’ha amata (cfr Ef 5,25).
L’Istituto può associare a sé, con il solo vincolo dell’Offerta prevista dalle Norme per i Candidati, anche altri fedeli, compresi i laici, che tendano alla perfezione evangelica secondo lo spirito dell’Istituto e partecipino alla sua missione.
(dall’Art. 4 delle nostre Costituzioni)
- Privilegiamo nel nostro ministero sacro la diocesanità, cioè viviamo un servizio umile e appassionato alla propria Chiesa locale, nella quale siamo chiamati ad essere testimoni di comunione e fermento di apostolato.
Aderendo all’Istituto non solo conserviamo l’incardinazione in diocesi, ma anzi consacriamo la nostra diocesanità e la nostra dipendenza dal Vescovo, come fedeli collaboratori dell’Ordine episcopale nella pienezza della sua missione universale.
(dall’Art. 36 delle nostre Costituzioni)
- Viviamo gli Esercizi Spirituali ignaziani come strumento ordinario di formazione personale per ricercare e realizzare la volontà di Dio.
Stimiamo gli «Esercizi Spirituali» come l’anima della nostra formazione permanente. Perciò ci impegniamo appena possibile, una volta in vita, al «Mese ignaziano», dalla cui spiritualità è fiorita la devozione al Cuore di Gesù come la viviamo nel nostro Istituto.
(dall’Art. 25 delle nostre Costituzioni)
- Assumiamo la devozione al Sacro Cuore come elemento qualificante della nostra vita; così sperimentiamo l’amore di Dio e diventiamo strumento del suo amore salvifico per l’umanità.
- a) Dio è amore (1Gv 4,8.16) ed è ricco di misericordia (Ef 2, 4). Gesù, Verbo fatto carne, è la rivelazione della carità trinitaria: di essa il Cuore di Cristo è simbolo vivente e vivificante.
- b) Questa realtà divina, percepita sotto l’azione dello Spirito Santo, ci fa assumere la devozione al Cuore di Cristo come elemento qualificante della nostra vita.
(dall’Art. 1 delle nostre Costituzioni)